L’odierna celebrazione dell’Immacolata ci sollecita forse a controllare se nella settimana appena vissuto abbiamo aperto il cuore alle parole buone che abbiamo udito. Nel vangelo oggi proclamato si individua infatti la grandezza della Vergine di Nazareth nel fatto di avere colto che le parole di Dio che le erano indirizzate erano vere e bellissime, tanto da portarla a dire: “Avvenga di me quello che hai detto!”. (Forse la frase di chi non si azzarda a ripetere ciò che ha capito, per timore di sbagliare, eppure ha avvertito che quello che ha sentito corrisponde a ciò che desidera.)
Può succederci di ascoltare parole capaci di interpretare alla perfezione come ci sentiamo, parole che ci aiutano a dare un nome a questioni che avvertiamo e a vedere un passo avanti. Da qualunque parte giungano (un libro, un amico, uno sconosciuto antipatico ecc.), sono davvero portate da un angelo. Nei giorni passati, dunque, siamo stati raggiunti da parole da ricordare? Tra le parole lette a messa ho trovato molto belle quelle di ieri, in cui sia Isaia 30 sia Matteo 9–10 inducevano a desiderare l’incontro con un maestro e con qualcuno in grado di medicare le ferite, tanto abili da rendere maestri i loro discepoli e medici i propri pazienti. Pensavo che a volte siamo solo discepoli e pazienti, altre possiamo essere al contempo maestri e discepoli, medici e pazienti.
In Casa lunedì abbiamo ospitato il Presidente dell’Opera con i nuovi consiglieri appena designati (Lorenzo e Domenico, ex alunni, e Stefano & Stefano, scelti perché competenti in questioni di economia o ingegneria). Giovedì il prof. Aldo Gangemi, trattando con grande passione di linguistica e intelligenza artificiale, ci ha aperto una finestra su ricerche in corso molto affascinanti. Del suo discorso ho trattenuto in particolare il modo in cui ha mostrato come il significato di un termine emerga dagli accostamenti con ciò che gli è più prossimo e come dunque esso sia molteplice in virtù della varietà delle combinazioni, più o meno frequenti, in cui occorre.
Lunedì Davide e Golia; martedì équipe di comunità aperta; molto studio perché gli esami si avvicinano; i colloqui di metà anno sono cominciati. Così come la nuova settimana, la terza di Avvento!
Un abbraccio,
don Marco Settembrini VSG, 8.XII.2019