Eccoci in data palindroma a rivedere questi giorni di studio, di vita insieme e di ascolto della Parola, di vita cristiana, di comunità e di esami.
Il lavoro prosegue – mi sembra – con costanza, un po’ in tutte le sale e le camere della Casa. Comprendiamo che è attraverso di esso che diamo il nostro contributo per il futuro della società e ci prepariamo agli anni a venire, impegnando le energie migliori di cui disponiamo. Lo studio è per noi davvero sacro perché espressione di quello che siamo, luogo in cui cresciamo nella conoscenza della realtà e di noi stessi, tempo gratuitamente offertoci che vogliamo custodire con sana gelosia.
Pur serio, non esaurisce le forze: in circostanze e modi diversi ciascuno è profondamente coinvolto in quanto vivono gli amici, specie se in difficoltà. La sofferta decisione di Ludovica di trasferirsi in appartamento, in particolare, è pesata un po’ su tutti. Contiamo comunque di rivederla presto.
Nell’ultimo incontro sui Profeti anteriori ci siamo soffermati su Naaman, generale del re arameo, che trovandosi malato apprende di poter guarire immergendosi sette volte nel Giordano. Gli sembra una cosa ridicola finché accetta di sperimentare il potere di quelle acque, miracolose come la sapienza contenuta nella semplici pagine della Bibbia, attinta lungo i sette giorni della settimana. A Messa, lunedì, abbiamo invece invocato l’unificazione del cuore, certi che la cura quotidiana di quanto avviene dentro di noi ci predisponga, come un giardino ben tenuto, a offrire frutti buoni.
Le ragazze – evidentemente meglio organizzate – hanno avuto un momento di condivisione tra loro (una specie di incontro di corridoio che a breve interesserà anche l’ala A). I ragazzi erano di contro più numerosi a seguire la maratona degli scrutini delle elezioni amministrative dell’Emilia-Romagna, disposti di fronte al TV rispettando all’incirca il proprio posizionamento a sinistra/centro/destra. Mercoledì sera sono stato felice della tisana condivisa coi “vecchi” di VSG (entrati nel lontano 2017).
Gli esami talora vanno, talora meno; alcuni hanno cominciato a inviare l’autocertificazione in vista della riunione della commissione accademica.
Finito il palindromo, non resta che salutare tutti con un abbraccio!
don Marco Settembrini VSG, 02.02.2020